Sono 6 i casi nel 2008 di gravi infezioni renali causate nei bambini dal batterio dell'Escherichia coli che sono stati "collegati" al consumo di latte crudo. E che hanno spinto il sottosegretario alla Salute, Martini, a valutare " se sospendere la commercializzazione del latte alla spina".
Un fenomeno, quello della vendita del latte crudo, che Fare Verde considera assolutamente positivo: il numero dei rivenditori e' oggi aumentato a circa 2000, interessa 71 province e consente di portare in tavola un prodotto vivo che agisce da stimolante del sistema immunitario e della vitalita' della flora intestinale. Prodotto che viene sempre da allevamenti situati nelle immediate prossimita' del distributore automatico con evidenti vantaggi ambientali, oltre che economici.
"Chiediamo al Governo di non bloccare la distribuzione del latte crudo ed il circuito virtuoso che ne deriva - sottolinea il Presidente di Fare Verde Massimo De Maio - ed abbiamo appreso con sollievo le parole del Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Zaia, che si dichiara sempre favorevole a questa modalita' di vendita di un prodotto nazionale insostituibile e giudica serie le aziende agricole italiane."
D'altronde ferrei regolamenti sui controlli igienico-sanitari sono gia' in vigore e le verifiche dei Nas fattive: nel Lazio sono gia' stati individuate delle irregolarita' ed alcuni distributori immediatamente chiusi. Rimane fermo il consiglio, che vale per tutti i prodotti crudi, di bollire il latte prima del suo uso: le alte temperature uccidono infatti i batteri eventualmente presenti che sono "rischiosi per soggetti debilitati o soggetti da malattie immuno-depressive o gastrointestinali, nonché per bambini di età inferiore ai 3 anni" (Circolare 44/18 del 21/4/2008 della Regione Emilia Romagna che recepisce l’intesa Stato-Regioni).