Da REPUBBLICA
Per il compleanno di Roma si alza la polemica politica. Il Pd contesta l'allestimento proposto dal sindaco Gianni Alemanno per ricordare il 21 aprile del 753 a.C., in cui la tradizione popolare vuole la fondazione della futura capitale d'Italia. Non è piaciuto lo show di luci e immagini proposto ieri sera ai Mercati di Traiano, preludio degli appuntamenti organizzati domani in Campidoglio e lungo i Fori Imperiali. Le scene usate per evocare il passato della città, sono state giudicate improprie e tali da indurre "il sindaco a chiedere scusa ai romani". Parola del deputato Pd Walter Verini che quell'accostamento di Benito Mussolini che pronuncia la dichiarazione di guerra alle scene del film sulla Resistenza "Roma città aperta", proprio non gli sono andate giù. "Una cosa gravissima per la quale sindaco e amministrazione farebbero bene a scusarsi con la città", ha detto Verini. "La proiezione è avvenuta senza alcuna presa di distanza da un evento che gettò l'Italia nell'orrore della guerra insieme ai nazisti di Hitler. Roma, città medaglia d'oro della Resistenza, non merita queste offese alla memoria". Neppure la nipote del dittatore è convinta che la scelta del comune sia stata la più felice. Seppure esprime un giudizio non del tutto negativo sulla kermesse, Alessandra Mussolini, parlamentare del Pdl, ammette che "accostare Nerone a Benito Mussolini non è il massimo dal punto di vista storico". Ma l'assessore comunale alla cultura Umberto Croppi, supervisore dell'iniziativa Romagnificat - il Natale di Roma, non accetta critiche e spiega: "Le immagini di Mussolini erano in chiave negativa. Nella lunga carrellata di immagini che hanno ricostruito la storia di Roma, le sequenze della dichiarazione di guerra di Mussolini letta dal balcone di piazza Venezia, erano messe chiaramente in una chiave negativa. Nel video, Mussolini viene messo in sovraimpressione con Nerone che canta la distruzione della città e subito dopo si vedono gli effetti di quella dichiarazione di guerra nelle tragiche immagini di "Roma città aperta". Non c'era nessun intento celebrativo ma, al contrario, la memoria e la condanna del dramma della guerra e dell'occupazione nazista."
mercoledì 29 aprile 2009
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