martedì 3 marzo 2009

FARE VERDE:una riflessione su uno scandalo alimentare

Un primo passo, forse piccolo, ma e' arrivato.
Ci sono voluti quasi quattro anni perche' un giudicie di pace di Giarre prendesse il toro per le corna e constatasse quello che agli occhi di tutti pareva ovvio.
Nell'emergenza scoppiata nel 2005 sul latte all'ITX Tetrapak e Nestle' giocarono un ruolo importante e provocarono danni alla salute.
Come si ricordera', il caso ebbe un'eco mondiale vista l'importanza dei due gruppi coinvolti che dappirma provarono a negare qualunque responsabilita', poi a minimizzare contando sull'effetto tempo, ovvero sullo scorrere dei mesi e degli anni che finisce per far dimenticare ogni vicenda, anche le piu' gravi.
Del resto, per esempio, quasi nessuno ricorda che i piu' grandi scandali alimentari europei e piu' in generale mondiali hanno visto coinvolte alcuni tra i piu' noti nomi dell'industria alimentare e quasi mai piccoli produttori che sono i primi pero' a fare i conti con una legislazione che sembra fatta apposta per penalizzare i piccoli, dietro il paravento di misure burocratiche volte a tutelare solo nominalmente la salute, si pensi per tutti ai casi che hanno riguardato alcuni prodotti tipici alimentari italiani, e avvantagiare la produzione di alimenti su base industriale.
Con tutto quello che ne consegue.Lo scandalo, perche' tale fu, dell'ITX venne preso di petto da Fare Verde che non ha mai creduto troppo alla veste ecologista di cui si ammanta un'azienda come Tetrapak, forse la maggiore azienda al mondo interessata ad evitare il reintegro di qualsiasi forma di vuoto a rendere sui contenitori.
E che anche nella circostanza mostro' reticenze e posizioni degne dei peggiori standard comunicativi.
Sulla Nestle' non c'e' molto da dire se non che forse nella circostanza ha avuto meno responsabilita' che in altre ben piu' drammatiche circostanze.
La battaglia condotta da Fare Verde qualche risultato lo provoco', a partire dalle migliaia di firme raccolte perche' venisse introdotto l'obbligo perche' le confezioni di latte per bambini venissero vendute in altri materiali a minor impatto ambientale e maggiormente sicuri.
E se non altro segnalo' il problema ad una fascia di popolazione che sino ad allora aveva, ignara, riempito i propri frigo di ogni ben di Dio con confezioni rigorosamente in Tetrapak.
La decisione del giudice di Giarre non sappiamo se produrra' effetti a catene e soprattutto immaginiamo che possa venire ribaltata in altri gradi di giudizio - Fare Verde c'e' passata con la vicenda dei bastoncini cotonati anni fa, come forse qualcuno ricordera' - ma rimane un piccolo segnale di civilta' e di giustizia di cui, di fronte allo strapotere di certe lobbies c'e' tanto bisogno.

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